
Dovreste immaginare una voce che non sia audace, ma querula e mediosa. Che non porti tuoni di apocalisse, ma brevi schiume confuse nell’alba di un bosco. Aghi di pino d’un tratto e qualche indugio di frascame che si infrange sulla gola come a trattenerla dal pronunciare parole troppo maestose, che probabilmente non ha mai voluto. […]
Ancora Malakos